A te, Miki
Dedico il primo numero di questo magazine da collezione, perché dentro ogni pagina, dietro ogni lavoro, insieme a me ci sei tu.
Racconta ottanta giardini Paghera sparsi nel mondo, creati insieme con passione, amore e divertimento. “Giardini paradisiaci”, come li definivi tu, capaci di emozionare e di infondere gioia anche a chi ha tutto.
Sentimenti che, con orgoglio, abbiamo condiviso ogni volta che ci siamo fermati ad osservare il risultato del nostro lavoro.
Una gioia che, con eleganza e professionalità, con sensibilità e spontaneità, sei riuscito a trasmettere persino ai nomi più altisonanti: re, sultani e principesse.
Dicevi che tutti, di fronte alla bellezza, mostrano il loro lato più vero e semplice. È la forza delle cose fatte bene, con sentimento, a ricordarci che bisogna saper guardare e ascoltare con il cuore.
Ed è con il cuore che, scegliendo tra le molte scenografie realizzate, opto per quelle che più di altre hanno una storia da raccontare.
Storie tangibili, nate dalla sorprendente trasformazione tra il “prima” e il “dopo” — metamorfosi che ha sempre stupito noi per primi.
E storie invisibili, che parlano di sogni e desideri, di uomini e donne.
Il fil rouge narrativo e visivo si tinge del tricolore italiano, ripercorrendo luoghi e scenari che hanno portato nel mondo la creatività e il gusto per un mestiere che tu, come tutti noi in famiglia, hai respirato fin da piccolo.
Un’impronta profonda, che da sempre è nel nostro DNA.
Un mestiere che, anche grazie a te, ha portato il nostro cognome in tutto il mondo.
E tu sei stato il nostro grande ambasciatore.
Bellissimo, dentro e fuori.
Chi meglio di te?
Grazie, Miki.
Figlio, fratello, compagno di molti viaggi — di vita e di lavoro.
Faccio tesoro dei tuoi insegnamenti.
Continueremo a camminare insieme nei nostri giardini, di oggi e di domani.
Tu sei con noi, vicinissimo, anche se nel sentiero accanto.
Tuo padre