Oltre a essere grande maestra e inesauribile fonte di scoperte scientifiche, la natura rappresenta il modello di sostenibilità per eccellenza, dove nulla è superfluo e tutto è perfettamente ottimizzato
Oltre a essere grande maestra e inesauribile fonte di scoperte scientifiche, la natura rappresenta il modello di sostenibilità per eccellenza, dove nulla è superfluo e tutto è perfettamente ottimizzato. È da qui che nasce l’ispirazione per l’architettura del futuro, chiamata ad affrontare tre sfide decisive: ridurre l’impatto ambientale degli edifici e dei loro abitanti fino a valori prossimi allo zero; minimizzare l’impatto estetico, salvaguardando i valori paesaggistici dei luoghi; rispondere al disagio esistenziale dell’uomo contemporaneo, sempre più privato del contatto diretto con la natura.
In questa visione Paghera orienta le proprie progettazioni, ispirandosi alle tecniche di mimetizzazione presenti in natura e alle forme primordiali di semi, conchiglie ed elementi organici. Nascono così architetture dalle linee affascinanti, velate da cortine di verde e fioriture che prosperano direttamente integrate negli elementi costruttivi.
Non più grattacieli, ma giardini verticali capaci di innalzare la qualità dell’aria, mitigare le alte temperature estive e restituire bellezza e benessere al paesaggio urbano. Singole dimore o intere urbanizzazioni si celano in un abbraccio verde, trasformandosi a uno sguardo esterno in splendidi giardini o in scenografie naturali che evocano spiagge e rocce scolpite dal mare.
Strutture abitative pensate per ridurre al minimo l’impatto ambientale e offrire ai residenti privacy, sicurezza e il comfort della più avanzata tecnologia, in una perfetta sintesi tra innovazione e natura.