Un terrazzo verde come spazio di lavoro e rigenerazione.
Il terrazzo della banca, concepito da Paghera, si è trasformato in un’autentica oasi sospesa tra cielo e città: un giardino sul tetto nato per offrire a clienti e dipendenti un luogo in cui rilassarsi, ossigenare la mente e persino svolgere riunioni di lavoro en plein air. Un progetto ambizioso che si estende su settecento metri quadrati, trasformando lo spazio in un raffinato scenario verde urbano.
Lungo il perimetro, alberi di alto fusto autoctoni, arbusti a bacca e cespugli fioriti scandiscono il ritmo delle stagioni, regalando un perpetuo mutamento di colori, profumi e fioriture. Al centro della terrazza, su un substrato alleggerito di 25 cm, è stato posato un tappeto erboso a pronto effetto, che dona immediata freschezza e vitalità all’ambiente sospeso.
L’intero impianto è gestito da un sistema di irrigazione automatizzato che utilizza l’acqua di recupero degli impianti di climatizzazione, arricchita con ozono per abbattere le cariche batteriche e mantenere le piante sane e rigogliose.
A incorniciare il controcampo d’ingresso della banca, Paghera ha progettato uno scenario verde dal taglio elegante e rigoroso, dominato da una parete-fontana a specchio. Ai suoi piedi, tra acqua e pietre naturali, si adagia la celebre scultura in bronzo Il pescatore, completando la scena con un tocco di arte e poesia.
Paghera ha così creato non solo una terrazza, ma un vero e proprio giardino pensile: un luogo dove l’architettura incontra la natura, regalando una nuova esperienza sensoriale e uno spazio di armonia nel cuore pulsante della città.